Vincenzo Barba: “buttati e la rete apparirà!”
Una volta in un libro lessi una frase che diceva: “Buttati e la rete apparirà!”
Era nel lontano 2008. Beh, pensai: “facile a dirsi!”
Ma quando la paura di schiantarti al suolo ti paralizza, che fare?
All’epoca mi trovavo davanti ad un bivio: avevo l’occasione di rischiare il tutto per tutto e vivere la mia più grande passione con l’obiettivo di realizzare qualcosa di grandioso, ma saltando nel vuoto, oppure restare nella sicurezza della mia infelicità.
Nonostante la paura del fallimento, sapevo nel profondo che dovevo “saltare” perché quella era la mia strada.
Dovevo “solo” trovare il modo di darmi degli obiettivi, costruirmi un piano e seguirlo.
Con questo scopo, ho creato il mio ‘’metodo’’ che ha funzionato prima di tutti per me, grazie a tanti mentori e mettendo tanta fede, disciplina, studio, formazione.
Sono stato “fortunato”? Ho avuto sempre la soluzione in tasca e a portata di mano?
No, non sono state tutte rose e fiori, ci sono state molte, anzi tante spine. Ma non ho mai mollato. Stiamo senz’altro parlando di perseveranza, ovvero il contrario della pigrizia dell’anima. L’opposto del disfattismo che spesso ci viene suggerito dalla società stessa, con i suoi muri e le sue fortificazioni.
Io sono una di quelle persone che sanno cosa vogliono e cosa non vogliono nella loro vita. Di quelle che non sanno arrendersi, che capiscono che le cose non cascano dal cielo e che, a volte, anche se ci sentiamo ‘soli’ diamo sempre il tutto per tutto e a tutti.
Concludo con un proverbio cinese che dice: ‘’prima di essere un drago si deve soffrire come una formica’’.
La verità per me è che al contrario di quello che pensiamo: non è obbligatorio soffrire per essere felici, avere successo o per capire com’è la vita. Ma non possiamo negarlo: ci sono sofferenze che ci lasciano validi insegnamenti.