Finisco l’anno facendo quello che amo
Ogni fine anno mi ritaglio una /due mezze giornate da solo con la mia agenda e tablet per analizzare quanto fatto negli ultimi 12 mesi e programmare le prossime grandi mosse da compiere.
Qualcuno mi prende anche un po’ in giro per la mia scrupolosità nell’analizzare il passato e disegnare il futuro: “cosa programmi tutto nei dettagli che poi arriva il covid, il conflitto russia Ucraina e ti fa saltare il banco all’improvviso?”.
Negli anni ho capito che il valore della programmazione non sta nel avere un piano “infallibile” per realizzare i propri obiettivi, ma nella bellezza di fermarsi e riflettere sul futuro che vorremo realizzare.
Mettere a fuoco questa visione, questo scenario ideale, mi permette di lottare giorno dopo giorno per esso, ed è questo ciò che rende la mia vita degna di essere vissuta.
Non pianifico cioè per essere infallibile, ma per il fatto che lavorare quotidianamente per rendere quella visione realtà è ciò che fornisce senso e gioia alle mie giornate.
In questa mia routine di fine anno, seguo sempre alcuni step che nel tempo ho visto essere estremamente funzionali a fare un buon bilancio.
In estrema sintesi:
Punto della situazione sugli ultimi 12 mesi. Riguardo tutta l’agenda, il mio diario, le fotografie scattate sul cellulare, le cose che ho pubblicato sui social. In questo modo riattivo i vari progetti portati avanti, quelli arenati, le persone incontrate, i momenti belli e quelli più difficili.
Analisi dei dati. Ho diverse aree chiave che monitoro, spesso anche attraverso indicatori numerici, che mi aiutano a capire se ho fatto bene o male il mio compito. Dal fatturato delle ns societa’ ai libri letti, dal tempo trascorso con la mia famiglia al numero di persone che ho aiutato, e così via.
Ringraziamenti. Con queste immagini e numeri impressi nella mente, scrivo un elenco delle persone che più mi hanno aiutato e verso le quali sento di avere un debito.
Magari sono quelle che in un momento di difficoltà mi sono state vicine, o che mi hanno trasmesso nuove conoscenze, che mi hanno in qualche modo sorpreso: in generale mi segno tutti i nomi di chi ha in qualche modo contribuito alla mia crescita negli ultimi 12 mesi. Quindi scrivo loro i motivi della mia gratitudine.
Progetto il futuro. Solo dopo avere svolto i tre punti precedenti, sono pronto a guardare in avanti e disegnare le mete principali dei prossimi 12 mesi.
Ripetere questa routine un paio di volte all’anno è uno dei “segreti” che mi ha permesso di raggiungere grandi risultati nella mia vita imprenditoriale e non.
Finisco l’anno facendo quello che amo: una fantastica seduta di analisi spirituale e un bel business plan per il futuro.