La gratitudine per avere effetto sulle nostre vite deve essere una costante del nostro essere
Non esiste un come e tantomeno un quando per essere Grati. La gratitudine per avere effetto sulle nostre vite deve essere una costante del nostro essere, del nostro pensiero, affinché possa entrare nel nostro cuore. Una volta entrata nel cuore, non vi lascerà più e renderà la vostra esperienza di Vita più ricca e armoniosa.
Capire il senso di molte cose, come è capitato a me, cose che ora, magari vi sembrano oscure. Aumenterete la vostra connessione con il ‘divino’ e con tutte le persone. Io ho l’abitudine di ringraziare ogni notte prima di andare a dormire, non importa come sia andata la mia giornata, sento sempre il dovere di ringraziare. Faccio però attenzione anche durante il giorno a ciò che mi accade e in ogni occasione ringrazio. Quando non accade nulla, mi rendo conto della fortuna di quel momento e quindi non posso far altro che ringraziare. La gratitudine è un’amica costante dentro di me. Fa parte del mio essere, della mia essenza.
Arriva un momento nel quale anche senza ringraziare esplicitamente si finisce per vivere nella gratitudine come se fosse costante. Ogni momento nella nostra vita è un’occasione per ringraziare. Ogni burrasca, ogni calma, ogni lacrima e ogni sorriso. Quando la nave ondeggia tranquilla, quando è piena della tempesta. Quando si sente sicura ormeggiata nel porto e quando ha perso la rotta in mezzo all’oceano. Ogni attimo merita di essere amato e ringraziato. Quando ci viene donata l’allegria, perché essa ci conduce al sorriso, quando riceviamo l’amarezza, perché essa ci insegna ad apprezzare la gioia.
Ogni attimo e ogni respiro meritano il nostro grazie. Quando poi ci viene donata la grazia di essere nel qui e ora, di vivere pienamente il momento presente, quello è il momento perfetto per vivere.” Cit. Vincenzo Barba